Pompei Lacryma Christi
Pompei Mastroberardino
Lacryma Christi
Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città antica di origini greche, presso la collina di Civita: il terzo sito museale italiano fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Sotto il dominio romano divenne la colonia di Cornelia Veneria Pompeianorum, con la costruzione di ville residenziali.
La mattina del 24 agosto del 79 d.C Pompei fu interessata dall'eruzione del Vesuvio, che seppellì la città sotto una coltre di ceneri e lapilli, cancellandola interamente.
La Soprintendenza Archeologica di Pompei ha conferito all’Azienda Mastroberardino, una delle più antiche cantine campane e paladina dei vitigni autoctoni locali, l’incarico di ripristinare la viticoltura della Vitis vinifera nell’area vesuviana.
La Soprintendenza ha dato in concessione a Mastroberardino le aree coltivate a vigneto incluse nell’area urbana dell’antica città di Pompei,secondo un piano concordato e definito:si tratta di una collezione ampelografica di otto varietà tipiche della Campania, indicate nei testi classici e in mostra sugli antichi affreschi pompeiani.
Villa dei Misteri è il vino che nasce dalle viti coltivate dentro le Domus di Pompei.
Il rilevamento botanico dei calchi delle radici ha confermato la presenza di tale coltura nei quartieri periferici nei pressi dell’Anfiteatro
Nel 2001 si è avuto la prima vinificazione del Villa dei Misteri e fino al 2010 l’uvaggio è costituito da Piedirosso al 90% e Sciascinoso al 10%.
A partire dalla vendemmia 2011 il vino è un blend di tre diverse varietà, Aglianico 40% circa, Piedirosso 40% e Sciascinoso 20%.
Anche il Lacryma Christi è tra i vini più antichi e rappresentativi della Campagna, come dimostrano l'affresco di Bacco sul Vesuvio conservato nella Casa del Centenario a Pompei
Questo vino veniva prodotto da monaci, il cui convento sorgeva sulle pendici del Vesuvio.
Il Lacryma Christi rientra nella Denominazione di Origine Controllata (DOC) Vesuvio:
sembra che il nome affonda le sue radici in una antica leggenda;
Gesù riconoscendo nel Golfo di Napoli un parte di paradiso sottratto da Lucifero , pianse e dalle lacrime divine sorse la vite del Lacrima Christi.
Il vitigno è Piedirosso 100%, la sua gradazione è 12,50 % e il sistema di allevamento è a guyot.Il colore è rosso rubino,vino corposo con aroma fruttato e dotato di tannini.
L'abbinamento semplice è con sughi di carne, arrosti e pizza.
L’asta di vino prodotto nell'are archeologica di Pompei ha finanziato il restauro della cella vinaria e altri opere presente nel sito.
GUIDA DEL VINO
I greci hanno portato la vite nella penisola italiana che hanno chiamato Enotria ossia "paese del vino". I romani la diffusero nell'Impero,facendo dell'Italia uno dei luoghi cardine di questa cultura.
Si parla appunto di cultura del vino perché le varie pratiche vitivinicole hanno dato al vino significato sociale simbolico e religioso.Quando degustiamo un vino,siamo condizionati anche fattori culturali, ambientali e di stile di vita.In Italia e nell'area Mediterranea il vino assume un valore sacrale nella liturgia cristiana.
Il vino può raccontare la storia, la cultura nelle sue diverse espressioni.In un sorso di vino c’è il lavoro in vigna e in cantina.
Italy is home of a huge array of wines, regions,
grapevarieties and wine styles. From the misty, lush rolling hills ofthe north to the sun-drenched hills of Tuscany, Umbria, theMarche and Abruzzo, to the southern lands of Puglia,Calabria and Basilicata, while not forgetting the islands of Sicily and Sardinia. Italy's vineyards are home to more than 2,000 grape varieties, many ofwhich are on the
brink of extinction. The safest and best-known Italiangrapes are Sangiovese, Barbera, Nebbiolo, Montepulciano and Pinot
Grigio.When we think of Italian wine two words spring to mind: diversity and tradition. It’s important to understand
something of the history of excellence from Italy's unique terroirs.
Okinawa Diet
The short book provides a great deal of history about the culture of Okinawa that enables so many centenarians to live out their lives in Okinawa. This is an ancient diet that has stood the test of time, the proof is self evident in the long lives that many lead in Okinawa.
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