Vigneto Reale Freisa di Torino
Vigneto Reale di Torino
Fresa di Chieri
Il Freisa, vitigno tipicamente piemontese, ha una storia di almeno 500 anni. La “montagna torinese”, da tempi immemori è uno scrigno di vigneti, vitigni e rilevanti produzioni vinicole.
La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte ha riscattato l’intera proprietà e portato al reimpianto di circa metà del Vigneto Reale di Torino,
unitamente al restauro degli Appartamenti Reali e dei Giardini all’italiana.
Il complesso di vigna e giardini, che costituisce il fondale scenografico oltre il Po, fu costruito dal principe cardinale Maurizio di Savoia, con il coinvolgimento dei grandi artisti all’opera nei cantieri regi della capitale del regno.
Dal gemellaggio con il “Clos Montmartre”di Parigi, due storici vigneti urbani d’Europa cooperano oggi per la promozione della viticoltura urbana.
Il Vigneto Reale è all’interno dell’area DOC del Freisa di Chieri, rendendolo così in grado di produrre il Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”.
Il reimpianto dell’antico vigneto del Freisa di Chieri
, avvenuto nel 2004, sono la conseguenza di numerose ricerche storiche ed ampelografiche, condotte dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Torino.
I
vini a denominazione di origine controllata “Freisa di Chieri”
devono essere ottenuti dalle
uve provenienti da vigneti composti
dal vitigno Freisa:
dall’90 al 100%.
I terreni medio impasto calcareo-argillosi, l'altitudine
è non inferiore a metri 180 s.l.m., con
esposizione idonea alla maturazione delle uve
La resa massima dell’uva in vino finito per la produzione del vino a Denominazione di Origine Controllata “Freisa di Chieri”e “Freisa di Chieri” Superiore, non dovrà essere superiore al 70%, rispettivamente per ciascun anno di produzione.
La Denominazione di Origine Controllata “Freisa di Chieri” è riservata ai vini rossi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
“Freisa di Chieri” Secco
“Freisa di Chieri” Superiore
“Freisa di Chieri” Dolce
“Freisa di Chieri” Frizzante
“Freisa di Chieri” Spumante.
Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, nato nel 2002, si prefigge un’attività di sostegno e promozione delle aziende associate.
Si tratta di un vino elegante dalla produzione limitata, derivante dalla vinificazione delle uve provenienti dal Vigneto Reale di Villa della Regina.
Il colore è rosso rubino con tonalità porpora.
Il profumo è caratterizzato da un sentore di piccoli frutti.
Il sapore è secco, con tannino di buona finezza e persistenza aromatica.
L'abbinamento ideale è con Baci Chieresi.
I greci hanno portato la vite nella penisola italiana che hanno chiamato Enotria ossia "paese del vino". I romani la diffusero nell'Impero,facendo dell'Italia uno dei luoghi cardine di questa cultura.
Si parla appunto di cultura del vino perché le varie pratiche vitivinicole hanno dato al vino significato sociale simbolico e religioso.Quando degustiamo un vino,siamo condizionati anche fattori culturali, ambientali e di stile di vita.In Italia e nell'area Mediterranea il vino assume un valore sacrale nella liturgia cristiana.
Il vino può raccontare la storia, la cultura nelle sue diverse espressioni.In un sorso di vino c’è il lavoro in vigna e in cantina.
LEGGI ORAIl breve libro fornisce una grande quantità di storia sulla cultura di Okinawa che consente a così tanti centenari di vivere la propria vita ad Okinawa. Questa è una dieta antica che ha resistito alla prova del tempo, la prova è evidente nelle lunghe vite che molti conducono ad Okinawa.Okinawa è uno dei luoghi più sani al mondo e quello in cui le persone hanno la vita più lunga. I lettori non trovano difficoltà a leggere questo libro.I lettori impareranno come possono emulare la dieta per aiutare il loro corpo a funzionare in modo efficace e vivere una vita più lunga e più sanaItaly is home of a huge array of wines, regions,grapevarieties and wine styles. From the misty, lush rolling hills ofthe north to the sun-drenched hills of Tuscany, Umbria, theMarche and Abruzzo, to the southern lands of Puglia,Calabria and Basilicata, while not forgetting the islands of Sicily and Sardinia. Italy's vineyards are home to more than 2,000 grape varieties, many ofwhich are on thebrink of extinction. The safest and best-known Italiangrapes are Sangiovese, Barbera, Nebbiolo, Montepulciano and PinotGrigio.When we think of Italian wine two words spring to mind: diversity and tradition. It’s important to understandsomething of the history of excellence from Italy's unique terroirs.
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