Guida dei vini

Massolino Barolo Serralunga d’Alba






 Massolino Barolo Serralunga d’Alba

La cantina Massolino nasce nel 1896 a Serralunga d’Alba, nel cuore

delle Langhe. Giuseppe fu artefice, al fianco di altri uomini del

territorio, della nascita del Consorzio di Tutela del Barolo e

Barbaresco. Giuseppe s’innamora di Vigna Rionda e perfeziona

l’acquisto di una piccola porzione del terreno.

Massolino è una famiglia di Langa che ha cercato di fare Barolo da

più di centovent’anni. L' Azienda incomincia ad espandersi

acquistando i Cru che andranno ad arricchire i vigneti di

famiglia. Il primo è il Parafada 1967, nel 1982la prima bottiglia

del Barolo DOCG Vigna Rionda Riserva.

Con l’acquisto del Cru Parussi, la gamma di Barolo offerta da

Massolino Vigna Rionda è completa. La complessità del terroir

trova il suo livello massimo di espressività in quelle vigne che

valorizzano la ricchezza data proprio dalla diversità del

territorio: Vigna Rionda, Margheria, Parafada, Parussi e infine

Albesani.

Il Barolo Vigna Rionda è uno dei Cru più icercati e prestigiosi

delle nostre zone. Prodotto con uve Nebbiolo provenienti dal

nostro vigneto sito nella “Vigna Rionda” in Serralunga d’Alba.Il

terreno e il microclima di questa collina permettono di ottenere

vini eccezionalmente strutturati e complessi.La tipologia del

terreno è di medio impasto. L'età media delle viti è fino a 50

anni. La prima annata di produzione è il 1982. Il Barolo

tradizionale con fermentazione è invecchiato in grandi botti di

rovere di Slavonia fino a 42 mesi, per poi affinare fino a 24 mesi

ulteriori in bottiglia.

Alla vista è rosso granato carico. Al naso rivela sensazioni,

ampie e avvolgenti di frutti rossi e floreali. Al palato

sensazioni di spezie che giungono con l’invecchiamento.

O ttimo in abbinamento a formaggi stagionati piemonetsi.

Il Barolo DOCG Margheria trae dal terreno calcareo. Prodotto per

la prima volta nel 1985, come i grandi Barolo di Serralunga,

possiede grandi potenzialità di invecchiamento. Prodotto con uve

Nebbiolo provenienti dal nostro vigneto sito nella “Margheria” in

Serralunga d’Alba.La tipologia del terreno è calcareo con piccola

percentuale sabbiosa. L'età media delle viti è di 40 anni.

La prima annata di produzione è il 1985.Il Barolo tradizionale è

invecchiato in grandi botti di rovere di Slavonia fino a 30 mesi e

affinato in bottiglia per circa un anno. Alla vista è rosso

granato intenso, al naso note di spezie e note minerali.Al palato

tannico con buona armonia. Un vino importante che accompagna la

selvaggina in umido.

Il Barolo DOCG Parafada è vino perfetto per un lungo

invecchiamento. Prodotto con uve Nebbiolo provenienti dal vigneto

sito nella “Parafada” in Serralunga d’Alba,la tipologia del

terreno è di medio impasto, fortemente calcareo. L'età media delle

viti è di 60 anni.

La prima annata di produzione è il 1990. Il Barolo tradizionale è

invecchiato in grandi botti di rovere di Slavonia fino a 30 mesi e

affinato in bottiglia per circa un anno .

Alla vista è rosso granato intenso, al naso è ampio, offre aromi

di frutti rossi associati a note floreali e speziate. Al palato è

potente, ricco ed austero; Accompagna bene il risotto al Barolo.

Il Barolo DOCG Parussi è l'unico nato a Castiglione Falletto. La

vinificazione e l’affinamento segue la tradizionale dei “fratelli”

di Serralunga d’Alba.Prodotto con uve Nebbiolo,la tipologia del

terreno è di medio impasto .L'età media delle viti è di 40 anni.

La prima annata di produzione è il 2007.

Il Barolo è invecchiato in grandi botti di rovere di Slavonia fino

a 30 mesi e affinato in bottiglia per circa un anno in appositi

locali freschi e bui.Il vigneto è localizzato sulla sommità della

collina in sottozona Parussi. Il terreno, molto calcareo, regala

al vino un carattere deciso e austero.Alla vista è rosso granato

intenso, . al naso persistenti note di spezie,al palato

strutturato e potente. I tannini molto robusti, il finale è

lunghissimo. Perfetto in abbinamento con carni stufate.

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Guida dei vini

I greci hanno portato la vite nella penisola italiana che hanno chiamato Enotria ossia "paese del vino". I romani la diffusero nell'Impero,facendo dell'Italia uno dei luoghi cardine di questa cultura.

Si parla appunto di cultura del vino perché le varie pratiche vitivinicole hanno dato al vino significato sociale simbolico e religioso.Quando degustiamo un vino,siamo condizionati anche fattori culturali, ambientali e di stile di vita.In Italia e nell'area Mediterranea il vino assume un valore sacrale nella liturgia cristiana.

Il vino può raccontare la storia, la cultura nelle sue diverse espressioni.In un sorso di vino c’è il lavoro in vigna e in cantina.


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brink of extinction. The safest and best-known Italiangrapes are Sangiovese, Barbera, Nebbiolo, Montepulciano and Pinot
Grigio.When we think of Italian wine two words spring to mind: diversity and tradition. It’s important to understand
something of the history of excellence from Italy's unique terroirs.



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